“Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in Lui, essendo radicati ed edificati in Lui, e confermati nella fede come vi è stato insegnato, abbondando in essa con ringraziamento” (Colossesi 2:6-7).
La vita sedentaria oggi caratterizza molti fra noi, non si cammina mai abbastanza.
Gli esperti della salute raccomandano che, per conservarci in forma, ad ogni età, si debba prendere l’abitudine di camminare ogni giorno per almeno mezz’ora energicamente, all’aria aperta, lontano, se possibile, dall’aria inquinata.
Camminare molto è dunque un esercizio salutare.
La Parola di Dio usa il verbo e l’esercizio del “camminare” come una metafora per indicare un’attività spirituale non meno salutare. Essa ci esorta a “camminare con Gesù”! “Camminare con Cristo” è infatti una magnifica descrizione di che cosa significhi essere cristiani.
Quando pensiamo al significato di “camminare con qualcuno”, qual è l’immagine che ci viene in mente? Forse due persone che fanno una passeggiata conversando amichevolmente, oppure un uomo ed una donna che si vogliono bene, i quali insieme percorrono la strada della vita. “Camminare con Cristo” significa accompagnarsi fiduciosamente a Lui come al nostro Maestro, Amico, Consigliere e Guida.
Noi camminiamo insieme a Lui e, durante il percorso della nostra vita, Egli ci istruisce, ci guida, ci consiglia, ci protegge. Noi camminiamo, ed accanto a noi c’è una presenza amichevole che non ci abbandona e ci dà sicurezza.
Si dice: “Meglio soli che male accompagnati”, ma camminare in solitudine non è bene. “Non è bene che l’uomo sia solo; Io gli farò un aiuto conveniente a lui”, dice il Signore nella Scrittura: parlava della compagnia femminile, ma vogliamo estenderne il significato anche alla necessità che ciascuno di noi, nella propria vita, cammini con Dio, come ci viene detto che fecero alcuni uomini santi del passato: “Ora Enok camminò con DIO; poi non fu più trovato, perché DIO lo prese” (Genesi 5:24). “Noè fu uomo giusto e irreprensibile tra i suoi contemporanei. Noè camminò con DIO” (Genesi 6:9).
“Camminare con Cristo” ci rammenta come essere cristiani sia qualcosa da vivere, qualcosa di dinamico, qualcosa di fattivo, e che non bastino certo solo le parole.
La parola “camminare” è un termine comune che si riferisce anche al “comportamento”, alla condotta costante o al modo in cui un credente vive. Essa comprende la vita morale, etica, sociale, mentale e spirituale, ovvero come vive in rapporto con gli altri, come risponde alle prove della vita, come prende le sue decisioni, come trascorre il suo tempo, che cosa fa con le cose che possiede… Il “cammino” o comportamento del cristiano ha a che fare con tutte queste cose.
L’apostolo Paolo usa il verbo “camminare” al presente, dice: “camminate”, per rammentarci che si tratta, nella vita del credente, di una progressione, di un procedere continuo. Il cammino del credente non terminerà mai finché vive, ma egli dovrà procedere con sempre maggiore scioltezza anche su percorsi impervi, e certamente la vita ci offre spesso un “terreno difficile”. Il cristiano, quindi, non dovrà mai diventare presuntuoso, ritenendo di essere già spiritualmente “arrivato”, né dovrà mai rallentare il passo, “prendendosela più comoda”. Deve avere la disciplina di un maratoneta! Paolo diceva: “Proseguo il corso verso la mèta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:14).
In questo inizio di nuovo anno ci vogliamo riproporre di proseguire il nostro corso per raggiungere la méta, camminando sempre più vicini a Gesù; solo così potremo vivere tutti i nostri giorni nella Sua benedizione.
Dio vi conceda un nuovo anno sereno, prospero e colmo di benedizioni!
Dio vi benedica.
Pastore Samuele Pellerito