“…non partecipare ai peccati altrui; consèrvati puro’ (I Timoteo 5:22).
Consideriamo la preparazione necessaria per mettere in pratica i principi biblici dell’adorazione. Prepararsi ad adorare il Signore significa essere puri e santi.Dopo che il Signore ci purifica, desideriamo conservarci puri, ossia onesti nella nostra condotta verso Dio. L’apostolo Paolo disse che si sforzava di raggiungere il traguardo:
“Proseguo il corso verso la meta per ottenere il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù” (Filippesi 3:14).
Lo stesso apostolo disse
“Per questo anch’io m’esercito ad aver del continuo una coscienza pura dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini” (Atti 24:16).
Ma come si può avere del continuo una coscienza pura? Alcuni credenti pur avendo questo desiderio, hanno vissuto con la paura di cadere tutta la vita. Questo perché essi hanno commesso l’errore di rendersi puri da soli. È un pò come cercare di pulire la propria casa con una luce debole. Una luce troppo debole non riesce a rivelare ciò che c’è da eliminare. Il salmista esprime meglio questo concetto:
“Investigami, o Dio e conosci il cuore. Provami e conosci i miei pensieri. E vedi se vi è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna” (Salmo 139: 23-24).
Se permettiamo al Signore di esaminare il nostro cuore, Egli lo farà senza condannarci. L’Eterno comprende la debolezza umana, anche se la scrittura ci ricorda che Dio è santo e non può tollerare il peccato. Possiamo essere certi che Egli ci rivelerà ogni ostacolo che ci separa dall’aver comunione con Lui.
Inoltre, il nostro Signore ci dirà cosa fare del peccato della nostra vita. Per questo ci ha rivelato la Sua Parola: per guidarci, per ammaestrarci, affinché per mezzo di essa possiamo camminare e rimanere su sentieri di giustizia.
La Scrittura afferma:
“Beati coloro che lavano le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte della città! Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna” (Apocalisse 22:14-15).
La maggior parte dei peccati menzionati in questo passo biblico possono essere identificati facilmente. La pratica della magia e l’adorazione agli idoli, ad ogni modo, possono manifestarsi in forme difficilmente riconoscibili. Potrebbero sembrare un gioco o addirittura qualcosa che serve solo per divertirsi. In Deuteronomio 18:9-13 si menzionano delle pratiche che ne ricordano alcune dei nostri giorni come la lettura delle carte, della mano, l’evocazione degli spiriti e la lettura dell’oroscopo.
Se vi trovate in possesso di libri o di altro materiale simile, fareste meglio a bruciarlo, anche se non lo usate, liberativene perché il diavolo potrebbe usarsene per farvi cadere in futuro. Molti peccati, come la menzogna, sono così ovvi che persino i bambini li sanno riconoscere, ma il nemico, il diavolo, cerca di far cadere il credente anche nelle cose più banali. La tentazione ci porta a credere che storcendo leggermente la verità, possiamo uscire meglio da una situazione difficile o addirittura ottenere dei vantaggi.
Concludo, incoraggiando a confidare nel Signore a non lasciarsi terrorizzare dalla tentazione. Dio promette a tutti i Suoi figlioli che Egli è potente a preservarli da ogni caduta per farli comparire “irreprensibili con giubilo” alla Sua presenza.
“Il Signore mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani” (Salmo 18:20).
Dio vi benedica.
Past. Samuele Pellerito