‘Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie’ (Salmo 127:1).
Edificare una famiglia è simile ad edificare una casa di mattoni e legno.
Il Salmo 127 dichiara che se l’Eterno non edifica la casa, tutta la fatica degli edificatori è vana, è inutile, e non porterà risultati duraturi. Sebbene gli edificatori sappiano quello che fanno e si affatichino molto, se l’Eterno non edifica per loro, sarà tutto vano. La loro sarà una vita sprecata.
Che cosa vuol dire il termine “invano”? Vuol dire: “senza effetto, senza risultato, totalmente inutile”. Se qualcosa è vano, significa che tutta la fatica e tutto l’impegno sono sprecati, perché non producono il risultato desiderato. Che terribile delusione impegnarsi tanto, per molti anni, con tanta fatica, e poi scoprire che era tutto vano! Questa sarà la vita di chiunque edifica da solo, se non c’è anche Dio che edifica per lui.
Anche la città è qualcosa di importante che gli uomini cercano di edificare. Un aspetto fondamentale nell’edificare una grande città è la sua protezione dai nemici: per questo motivo occorrono delle guardie. Anche questo punto riguarda la nostra vita e come dobbiamo stare in guardia per proteggerci dai disastri che possono rovinare ciò che abbiamo costruito.
“Se l’Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie”. Immaginiamo una città con alte mura. Le guardie stanno nella torre di guardia, osservando tutto attentamente per avvertire la città dei pericoli in arrivo. Per quanto le guardie possano stare attente e vigili, se l’Eterno non custodisce la città, è tutto vano. Senza la cura di Dio, la città non sarà sicura. Subirà un grande danno e sarà distrutta. Molta fatica, ma del tutto invano.
Se Dio non edifica per noi, non possiamo costruire nulla di valore con la nostra vita. Se Dio non fa la guardia per noi, tutto il nostro impegno sarà vano e non porterà alcun frutto duraturo. Ci saranno tanto impegno, tanto sacrificio e tanta fatica, ma tutto questo sarà per nulla. Sarà una vita sprecata. Rimarremo a mani vuote. Non possiamo benedirci da soli.
Se cerchiamo di edificare per contro nostro, la nostra vita sarà un travaglio continuo. Quando ci sforziamo di costruire da soli, il tempo non ci basta mai. Ci alziamo presto e andiamo a letto tardi, lavorando senza sosta, e comunque non riusciamo a finire tutto.
Chi vive senza la benedizione di Dio non conosce il riposo dell’anima di cui Gesù parla in Matteo 11, ma anzi va a letto pensando a quanto c’è ancora da fare e si alza sentendo già i pesi del nuovo giorno.
Chi vive senza la benedizione di Dio, nonostante un grande impegno giorno dopo giorno, un impegno che lo fa crollare sul letto per l’estrema stanchezza, mangia il pane di duro lavoro. Si può anche tradurre la parola “duro” con “triste”. Una vita così, vissuta con la propria forza, magari chiedendo aiuto a Dio, ma comunque edificando da soli, è una vita del tutto vana.
Se l’Eterno non è al centro di quello che stiamo edificando, non avremo la gioia della nostra salvezza, non avremo la pace di Dio, e tutta la nostra fatica sarà vana. Ci sarà tanta fatica per niente. Sarà una vita pesante, che non porta vero frutto.
Non sprechiamo la nostra vita! Cerchiamo per primo il regno di Dio e la Sua giustizia. Troviamo il nostro diletto in Dio, meditiamo giorno e notte sulle Sue verità. Dimoriamo in Cristo!
Dio ci benedica.
Pastore Samuele Pellerito